Cenni di postura
In questo articolo si parlerà di sistemi altamente performanti per una valutazione posturologica di precisione.
Cosa si intende per postura? Come valutarla?
La postura è la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei.
Può essere: in stazione eretta (monopodalica o bipodalica), da seduto o in decubito (prono, supino, laterale destro e laterale sinistro).
La postura è il risultato dell’adattamento funzionale e intelligente del corpo alle esperienze vissute e a quelle che ci si trova a vivere in ogni momento.
Essa è data dalla risultante di tre esperienze:
- fattori fisici (infortuni, traumi precedenti)
- fattori emotivi (carattere della persona)
- stili di vita (alimentare, attività fisica e attività quotidiane)
ed è quindi la posizione più idonea del corpo nello spazio che gli permette di contrastare la gravità con il minor dispendio energetico sia in fase statica che in fase dinamica.
Per effettuare una valutazione posturale si parte da un’osservazione generale del paziente sia sul piano frontale (guardando il paziente sia davanti che dietro) che sul piano sagittale (guardando il paziente di lato); si osserva anche quanto si flette anteriormente e lateralmente; questa osservazione generale inizia a dare informazioni che sono di aiuto al terapista sull’intervento da effettuare sulla persona.
Sistemi moderni per valutazione posturologica
Negli ultimi anni con il progresso scientifico e tecnologico vi sono sempre più sistemi innovativi e moderni che permettono di valutare la postura nella maniera più oggettiva possibile; sistemi che rendono oggettivabile, sia per l’assistito che per il posturologo, quello che fino ad ora era il reso, soprattutto soggettivo, della valutazione con “gli attrezzi di base”.
Questi sistemi non vanno a sostituire la valutazione cosiddetta “tradizionale”, ma offrono un gran supporto all’operatore per rendere ancora più obiettivo l’esame sulla persona.
Uno dei sistemi più moderni per la valutazione della colonna e dell’appoggio del piede è lo SPINE 3D.
Esso è un innovativo sistema optoelettronico di rilevazione tridimensionale non invasivo, del dorso e del rachide che consente un’accurata valutazione delle patologie vertebrali e delle alterazioni posturali sia della colonna che del piede (tramite l’utilizzo delle pedane FreeMed di cui parleremo in seguito).
Il sistema offre parametri clinici e informazioni complete con report automatici, utili a diagnosticare problemi posturali, scoliosi e atteggiamenti scoliotici, iper/ipo-lordosi e cifosi.
Inoltre, mediante algoritmi di machine learning, il software di acquisizione dello Spine3D è in grado di migliorare in maniera adattiva l’individuazione automatica dei punti di repere per la ricostruzione della colonna vertebrale. È un dispositivo indispensabile per il follow up durante tutte le fasi del trattamento dei pazienti che azzera completamente la necessità di costanti radiografie di controllo.
Lo Spine 3D valuta numerosi parametri tra cui:
- lunghezza, inclinazione e squilibrio della colonna lungo i piani coronale, sagittale e trasversale
- deviazione e rotazione vertebrale
- freccia cervicale e freccia lombare
- angolo e profondità lordosi e cifosi
- inclinazione e dislivello delle spalle e del bacino
Come avviene la valutazione?
L’analisi è eseguita collocando il paziente ad una distanza di 110 cm dalla telecamera, posizione facilitata dal posizionatore in dotazione. L’acquisizione della schiena della persona sarà molto rapida ed il paziente dovrà restare in posizione naturale con le braccia rilassate lungo i fianchi. È necessario che la schiena sia nuda e che sia visibile il solco intergluteo.
La valutazione è ancora più accurata usando le pedane FreeMed, un ottimo dispositivo che consente di rilevare le pressioni plantari fornendo, in uscita, informazioni per quanto riguarda la postura.
I dati acquisiti sono necessari per effettuare lo studio del passo e dell’appoggio del piede per evidenziare le deviazioni causa di dolore ai piedi e alle articolazioni sovrastanti (caviglie, ginocchia, bacino, colonna vertebrale).
L’esame si divide in due fasi:
FASE 1: Statica, che permette di valutare in maniera quantitativa i difetti nell’appoggio, zone di ipercarico e di determinare la percentuale di ripartizione del peso corporeo sugli arti inferiori e quindi anche della posizione del baricentro corporeo.
FASE 2: Dinamica, dove è possibile non solo analizzare la camminata, ma il paziente può anche simulare un gesto atletico o un particolare movimento dolente (correre, saltare, cambiare direzione..) e verificarne i parametri non corretti.
In conclusione, il sistema Spine3D è progettato per offrire ai professionisti una nuova esperienza nella diagnosi, offre visualizzazioni arricchite, intelligenza avanzata e assistenza centrata sulla cura della persona. Tutto questo rende Spine 3D una risorsa fondamentale per chiunque si occupi di postura, riabilitazione e trattamento delle problematiche e delle alterazioni riguardanti la colonna vertebrale e il piede.
Autore: Dott. Nicolò Maccioli