Il sistema linfatico è una parte molto importante del nostro organismo perché svolge funzioni di difesa. È un sistema complesso formato da organi linfatici e dai linfonodi, collegati tra loro da una rete di vasi. I linfonodi sono piccole strutture che fanno da filtro impedendo il passaggio di sostanze nocive e inoltre filtrano la linfa. Tendono a raggrupparsi in diverse parti del corpo che prendono il nome di stazioni linfatiche.
Questo sistema può essere colpito da diverse patologie che portano spesso ad un grosso ristagno di liquido e di sostanze proteiche, creando problemi non solo a livello estetico ma provocando a volte anche dolore e difficoltà nei movimenti.
COS’É IL LINFODRENAGGIO
Il linfodrenaggio è una tecnica di massaggio manuale nata addirittura intorno al 1800 ma perfezionata dai coniugi Vodder, dai quali prende il nome il metodo più utilizzato in fisioterapia. Consiste in una serie di manovre di pompaggio, movimenti circolari che vengono applicati con una pressione molto leggera e in maniera lenta per permettere alla linfa una miglior circolazione e di convogliare le sostanze di scarico nelle stazioni linfatiche principali, favorendo il deflusso dei liquidi che ristagnano.
Il trattamento deve essere lungo, lento, svolto in tranquillità e comodità. Il massaggio non deve mai provocare dolore o arrossare la pelle, e va svolto sempre svuotando prima la parte prossimale per arrivare poi alla parte distale. Deve anche essere effettuato per diversi mesi, andando a scalare di poco a poco il numero di sedute settimanali.
QUANDO UTILIZZARLO?
Questo tipo di trattamento viene utilizzato sia in campo medico che in quello estetico. Per quanto riguarda le patologie, è molto importante ricorrere al linfodrenaggio a seguito di operazioni chirurgiche come per esempio la mastectomia o quadrantectomia, per edemi post traumatici, in presenza di linfedemi, dopo radioterapia, per problematiche venose, emicranie ed edemi che possono presentarsi durante la gravidanza.
Parlando della parte estetica, il trattamento più comune è sicuramente quello della cellulite. Non bisogna però dimenticare che anch’essa è una patologia del sistema linfatico e il linfodrenaggio può aiutare a prevenire il peggioramento di tale condizione.
EFFETTI E BENEFICI
L’azione principale di questo massaggio è il drenaggio, favorisce infatti l’eliminazione dei liquidi interstiziali e delle sostanze di scarto del nostro corpo. Ha un effetto antiedematoso per quanto riguarda gli edemi idiopatici o post-traumatici, per gli edemi provocati da operazioni di safenectomia, varici e, come detto in precedenza, dopo mastectomia e dopo operazioni di asportazione di linfonodi.
Il drenaggio porta con sè anche quelle sostanze che potrebbero ostacolare la guarigione di ferite, per questo ha un ottimo effetto cicatrizzante. Inoltre migliora la microcircolazione, la nutrizione dei tessuti del nostro organismo e può avere anche un effetto antalgico, andando a eliminare le sensazioni dolorose.
CONTROINDICAZIONI
È sempre importante effettuare prima delle sedute una visita medica con cui si prescrive questo trattamento, dato che non tutti possono usufruirne. Ci sono delle controindicazione assolute, in presenza delle quali il linfodrenaggio non può assolutamente essere fatto. Queste sono: infezioni in fase acuta, presenza di tumori, tubercolosi, edema cardiaco. Altre controindicazioni possono far sì che il trattamento venga effettuato ma in maniera settoriale, evitando determinati distretti. Alcune sono l’insufficienza renale, l’asma, ipertiroidismo, ferite aperte e durante il ciclo mestruale.